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Radio e televisione dei Ladini Grigionesi Servizio svolto dalla C R R (Cuminanza Radio Rumantsch) fondata nel 1946 incorporata nel 1954 nella SRG (Radio Svizzera) dal 1991 struttura regionale indipendente Prime trasmissioni radiofoniche in romancio - poche volte all'anno - furono fatte già negli anni trenta dalle stazioni radio di Zurigo e da Beromünster e Monte Ceneri. Il fatto che i programmi venivano trasmessi sull'intero territorio svizzero contribuì senza dubbio alla nascente simpa-tia per la lingua e la popolazione romancia e all'esito clamoroso del referendum del '38 (quasi il 90% a favore del reconoscimento ufficiale del ladino). Già nel 1934 la Lia Rumantscha incaricò il suo secretario di elaborare proposte concrete per trasmissioni radiofoniche romance/ladine. Queste intenzioni furono forse l'inizio della CRR, la Cuminanza Radio Rumantsch. La CRR venne fondata il 12 ottobre 1946. Nel 1954 la CRR divenne mem-bro della Società Radio Svizzera di Zurigo SRG/SSR. Nel 1991 la CRR ottiene lo stato di Società Regionale; è una delle quattro società della SRG/SSR (ogni lingua ha la sua società regionale) e società comembra della DRS (televisione della Svizzera tedesca e romancia). CRR - Sede Regionale Romancia del servizio pubblico radiotelevisivo direttore: Chasper Stupan; caposettore per la tv: Peter Egloff; dipendenti: 62 (posti di lavoro 62, dipendenti 90), di cui 19 per la televisione. Radio Rumantsch: Nel 1983 la radio romancia aveva 40 minuti di programma giornaliero, oggi "the voice of rumantsch" trasmette per 14 ore al giorno programmi vari tra informa-zione, cultura e intrattenimento. Questo, nota bene, per una comunità linguistica di 50.000 parlanti! L'evoluzione degli ultimi anni:
1963 primo programma televisivo in romancio: "Il balcun tort". Dal 1980 va in onda il "telesguard", programma di attualità 1995 La televisione romancia diventa indipendente 1998 Il "telesguard" diventa quotidiano Radio e televisiun rumantscha DI CHASPER STUPAN direttore della Radiotelevisione roman-cia Programmi radiotelevisivi adeguati per minoranze linguistiche L'Esempio Svizzera La Svizzera è un paese quadrilingue; le quattro lingue nazionali secondo il censimento del 1990 si presentano nei seguenti rapporti: 64% tedeschi, 19% francesi, 8% italiani e 0,6 % retoromanzi [romanci/ladini]; ciò significa che le tre minoranze messe insieme non raggiungono nemmeno il 50% della maggioranza. Ciò nonostante nella Svizzera intera vengono trasmessi programmi radiotelevisivi nelle quattro lingue nazionali. La società radiotelevisiva svizzera SRG venne fondata nel 1931 e oggi con più di 6.000 collaboratori è la maggiore azienda di informazione radiotelevisiva del paese. La struttura della società garantisce una rappresentanza equilibrata di tutte le regioni linguistiche e di tutti gli strati sociali nonché l'indipendenza politica della struttura aziendale. Sette unità aziendali (SF DRS / SR DRS / TSR / RSR / RTSI / RTR und SRI) e la direzione generale formano l'azienda, che viene gestita secondo il principio della holding. I programmi readiotelevisivi della SRG vengono finanziati per il 75% dai canoni e per il 25% da pubblicità. L'incarico di programma, la concessione SRG, viene data dal Consiglio Federale, cioè dal Governo Federale, che deve anche stabilire il canone: per la radio 158 franchi annui [ca. 190.000 lire], per la televisione 244 franchi annui [ca. 300.000 lire]. L'incarico alla SRG dice: La SRG fornisce: · tre palinsesti radiofonici per ciascuna delle regioni tedesca, francese e italia-na nonché un palinsesto per la zona romancia su MF · un programma televisivo per ciascuna zona linguistica; prende in considerazio-ne le esigenze della Svizzera romancia in programmi televisivi di altre regioni linguistiche. Parallelamente all'incarico e al consolidamento finanziario dell'azienda SRG c'è la necessità di un atteggiamento solidale e del rispetto delle minoranze lin-guistiche. Già la distribuzione dei fondi da parte dell'amministrazione dell'azienda alle singole unità aziendali svantaggia la più grande regione linguistica, cioè quella tedesca, che produce la parte maggiore delle entrate (canoni / entrate pubblicitarie), e pone invece in vantaggio le tre regioni linguistiche minori. Nel caso di una distribuzione dei fondi in proporzione alla consistenza dei gruppi linguistici, solo la radio e la televisione della Svizzera tedesca potrebbero fornire un servizio d'informazione completo. Il più grande gruppo linguistico procura oggi più di due terzi delle entrate dell'azienda e nella distribuzione ne riceve di ritorno un po' più del 50%; così alle tre regioni minoritarie viene resa possibile la realizzazione di un programma adeguato. Un buon esempio di tolleranza praticata quotidianamente è anche la messa in onda di programmi televisivi romanci nelle ore di punta (ogni giorno alle 18.50!) sul canale principale della Svizzera tedesca (SF DRS 1). Nella realizzazione di progetti programmatici nazionali tutte le regioni linguisti-che vengono trattate ugualmente. In occasione di grandi eventi sportivi (Giochi Olimpici/ Campionati Mondiali) partecipano sempre collabo-ratori da tutte e quattro le regioni linguistiche per rendere possibile un programma quadrilingue. Con un nuovo CD (Corporate Design) „SRG SSR idée suisse" l'amministra-zione dell'azienda vuole coltivare e sottolineare il pensiero della solida-rietà reciproca e della molteplice unità verso l'interno e verso l'esterno. Un traguardo impor-tante è quello che le regioni linguistiche si conoscano meglio tra di loro, che progetti mediali comuni vengano promossi e soste-nuti. Riunioni di lavoro nazio-nali con rappresentanti di tutte e quattro le regioni linguistiche, scambio di programmi e stage di collaboratori in sedi di lingua diversa sono un buon inizio per la realizzazione quotidiana di una migliore comprensione per le minoranze. La dura lotta di concorrenza economica tra i mass media richiede contromisure, affinché anche progetti programmatici economicamente non interessanti e allo stesso tempo finan-ziariamente impegnativi possano sostenersi e sopravvivere. Il processo di globalizzazione, che procede potentemente, nelle imprese ha forte-mente migliorato il valore delle minoranze come terreno d'identificazione. Anche l'uomo moderno cerca protezione e radici salde nella sua movimentata vita quotidiana. La sua patria e la sua lingua materna spesso sono l'isola ricercata; con offerte attrative nel campo dei mass media raggiungiamo porte e finestre spalancate e un pubblico grato sia per la radio sia per la televisione. Il rispetto e la tutela di minoranze oggi è un compito europeo che ogni stato deve attuare con mira e serietà, nell'interesse di una migliore convivenza sul nostro continente. Lo sviluppo tecnologico nei mass media radiotelevisivi già da tempo ha soppresso i confini, e noi abbiamo la possibilità e la responsabilità di trasmettere i contenuti giusti. |
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